Biellettrico – Il Biellese elettrico 1882-1962: dalla prima scintilla all’ENEL
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La Biblioteca Civica di Biella, in tema di elettricità offre un patrimonio bibliografico di non poco conto e, visto che il primo nucleo delle collezioni librarie fu proprio di carattere tecnico perché appartenne alla antica Scuola Professionale, l’attenzione nei confronti di temi tecnologici non stupisce.
Per questo excursus partiamo dalle pubblicazioni periodiche la cui presenza testimonia l’attenzione nei confronti delle novità scientifiche, visto che è proprio attraverso di esse che passa l’aggiornamento.
Nelle collezioni civiche compaiono le testate più importanti che, dalla fine dell’Ottocento, presero avvio sia per fornire competenze tecnico scientifiche a chi operava nel settore, sia per garantire una corretta divulgazione, anche a dispense, e fornire al grande pubblico i concetti basilari dell’elettricità. Come spesso accade nelle biblioteche, le collezioni periodiche, nonostante la loro importanza cui già si è fatto cenno, vengono considerate spesso la cenerentola del patrimonio e per questo ricostruirne la storia non è sempre facile. Nel caso di molti periodici di questo argomento non abbiamo ad esempio numeri inventariali che ci aiutino a inquadrarne l’origine (molti di quelli presenti sul web sono stati assegnati recentemente), ma varie note manoscritte fanno supporre che alcune di essi siano giunti in biblioteca con la donazione degli eredi dell’ingegner Enrico Guagno che, nel 1956, cedettero i numerosi e importanti beni culturali, che avevano ereditato dal loro avo, alla Città di Biella e più specificatamente al Museo Civico e alla Biblioteca Civica di Biella. Fu l’allora direttore Pietro Torrione ad acquisire la donazione. Altri derivano dalla donazione di Corradino Sella.
Le collezioni della biblioteca cittadina comprendono anche una ricca offerta di monografie.
Di sicuro interesse sono anche le tesi di laurea, specialmente quelle dedicare al grande scienziato Amedeo Avogadro di Quaregna e al geniale elettrotecnico Galileo Ferraris.